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Ingonline [duepuntozero]
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Scritto da Giovanni Cannì   
Martedì 11 Marzo 2008 00:33

 

 Anche Ingonline ha il suo wiki

 Il web 2.0 ha rivoluzionato il modo di vivere, fruire e fare internet!

Ingonline non poteva restare indietro, per questo motivo si è munito del più potente e attuale software collaborativo: il Wiki!

Sono innegabili i vantaggi che si traggono dal lavoro di gruppo.
Sia esso lo studio universitario di due o tre anonimi studenti di ingegneria oppure la progettazione di un veicolo ibrido da lanciare sul mercato, ciascuno di noi sa che insieme è meglio, insieme è più veloce, insieme è più divertente.
Fino a quattro/cinque anni fa era fuori da ogni logica immaginare uno scenario in cui più persone, sconosciute tra loro, riuscissero, dai quattro angoli del pianeta, a riunirsi in un luogo virtuale e portare avanti progetti di grandissimo rilievo. Eppure grazie a internet e soprattutto al nuovo modo di fare internet (web 2.0) oggi siamo in grado di mettere in piedi progetti come Joomla! (il cms open source), Ubuntu (il SO open source), Wikipedia (l'enciclopedia libera... da consultare con spirito critico però), Ma anche progetti artistici come Garageband (podsafe network).

E' davvero imperdonabile, oggigiorno, non sfruttare le potenzialità di questi strumenti. Pertanto Ingonline si è munito di un wiki che, in poche parole, è un sito web che può essere modificato da tutti (o da soli utenti registrati) allo scopo di sviluppare determinati contenuti, in collaborazione con più persone.
In particolare il wiki Ingonline è dedicato specificatamente a studenti e laureati di/in Ingegneria (preferibilmente Ingegneria Elettrica) e ha come scopo quello di creare un gruppo di studio in grado di realizzare una documentazione quanto più esaustiva e corretta possibile, nell'ambito delle discipline di interesse dell'Ingegneria.
Attualmente la consultazione e l'aggiornamento del wiki Ingonline è riservata ai soli membri iscritti al sito Ingonline, che fanno apposita richiesta di essere ammessi al wiki, inviando un'email all'indirizzo postmaster seguito da una chiocciola seguita da ingonline.biz (tattica antispam). All'email è necessario allegare un file di testo contenente il Curriculum Vitae del candidato formattato secondo le regole sintattiche previste per la compilazione di un wiki.
La scelta di escludere a priori i visitatori non iscritti e di sottoporre a selezione i potenziali nuovi collaboratori non nasce da un arbitrario desiderio di ghettizzazione, ma dalla precisa esigenza di evitare il dilettantismo.
Un ottimo esempio di dilettantismo incontrollato è l'attuale famosissima Wikipedia, che cela tranelli e bufale ovunque.
Si vuole pertanto evitare che il contributo di visitatori "smanettoni" e che sanno "di tutto un po'" possa inquinare la correttezza delle voci inserite.

 
Quando la pubblicità diventa un virus
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Scritto da Giovanni Cannì   
Mercoledì 05 Marzo 2008 00:40
marchio vaffanculo 

Un tormentone, un giochino, un motivetto, una foto, un video, una battuta. Ciascuna di queste cose, nata più o meno casualmente, può potenzialmente infettare milioni di persone, come un vero e proprio virus che si moltiplica esponenzialmente, diffondendosi a macchia d'olio.

Come dimenticare l'episodio del video scandaloso che incriminò la professoressa Monteroni di concedersi troppe liberta' con i suoi allievi? Stesso dicasi per lo scaltro imprenditore Sundas che divenne celebre per avvalersi, come testimonial, delle persone più abiette della società. O ancora dell'azienda il cui spot pubblicitario, mai andato in onda in TV, fece il giro del mondo a grande richiesta, perchè ritraeva l'avvenente manager senza veli

Sono tutti esempi di Marketing Virale. Ovvero un modo di fare pubblicità basato sulla cosiddetta comunicazione orizzontale. In altre parole l'irresistibile passaparola che si innesca quando qualcosa di curioso (o il piu' delle volte eccitante) si presenta ai nostri occhi. Si tratta di una pubblicità a basso costo ed estremamente efficace, perchè non si insinua fastidiosamente nella vita dei consumatori, ma sono altresì questi ultimi a cercarla.
La comunicazione verticale (per intenderci, l'apparizione in TV) è in un secondo momento inevitabile e gratuita, perchè quando un episodio di marketing virale diviene un fenomeno di massa, i media non possono fare a meno di parlarne.

Purtroppo non sempre i fenomeni di marketing virale sono positivi e senza conseguenze spiacevoli. Si vedano ad esempio i casi di Neroogle e di electroniks . Spesso infatti questo genere pubblicità fa leva sull'ingenuità della gente.

 
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